Il corpo Aperto, il corpo Chiuso

Si inizia!
La prima delle quattro settimane dedicate al sentire, all’esplorazione dell’apertura/chiusura del corpo, delle tensioni.

1/14 PRIMA SETTIMANA:
Apertura del corpo
Questa settimana, la prima, esploriamo l’apertura/chiusura del corpo, le tensioni.
Thay nel video che troverete insieme ad altri nella sezione del materiale, ci parla di come prenderci cura delle sensazioni dolorose che nascono dal corpo ( dal 9’al 58’ minuto).
VIDEO: Il miracolo della parola amorevole
https://youtu.be/-H7Hv4pJ1Jk
Questo richiede coraggio; il coraggio di non scappare dalle nostre sensazioni ma di riconoscerle e con gentilezza accoglierle, respirare con loro.
“Sento, lascio andare”.

Il respiro sarà il nostro grande amico in questo percorso.

La pratica suggerita dei “TRE RESPIRI” è semplicissima :
ogni volta che usciamo dal turbinio di pensieri, preoccupazioni, progetti che ci accompagna durante tutto il giorno, ogni volta che ci risvegliamo alla vita, ci permettiamo di prendere tre respiri.(tutto il materiale dei tre respiri lo troverete nel capitolo della Preparazione al percorso)
Un’ultima cosa importante alla luce delle esperienze passate: non è necessario fare tutto ciò che ci viene proposto.
Anche una sola cosa, per quanto piccola, avrà, lungo questi mesi, la forza della goccia d’acqua capace di perforare la roccia delle nostre abitudini non salutari.
 
 
Ascoltarsi per poter amare
Thich Nhat Hanh
“Una volta vista la verità e la bellezza in te stesso puoi vederle nelle persone care. Amare significa offrire la nostra presenza a chi amiamo e riconoscere quanto sia importante per noi la loro presenza.Esserci, essere presenti fino in fondo, saper apprezzare la preziosità della persona cara sono pratiche di vero amore. Per essere presente per l’altro devi prima essere presente per te stesso. Hai il tempo di essere presente per te stesso? Hai il tempo di bere una tazza di tè, di mangiare un’arancia, di inspirare, di espirare? Hai il tempo di muovere qualche passo senza pensare ai tuoi progetti?
Se non ti capisci, se non sei capace di accettarti, ti sarà impossibile capire e accettare l’altro. La pratica di consapevolezza ti aiuterà a entrare in contatto profondo con te stesso in modo da poter comprendere la tua sofferenza, le tue difficoltà, le tue aspirazioni più profonde.
È importante sapere che potresti avere una carenza di comunicazione interiore: il tuo corpo e la tua coscienza cercano di dirti molte cose, ma forse non hai il tempo di ascoltarli.
Forse il tuo fegato è in condizioni di grande stress, ma tu continui a bere alcolici. Forse il tuo corpo ti sta implorando di rallentare il ritmo o di prenderti una giornata di riposo, ma tu continui a spingerlo avanti e a lavorare sempre di più.
Forse non sei presente per il tuo corpo: te ne curi troppo poco o non lo sai ascoltare.
Nella tua coscienza potrebbero esserci blocchi di dolore ma tu non la sai ascoltare.
Il primo passo verso la comunicazione amorevole è tornare “a casa”, tornare a se stessi.
È la pratica del respiro consapevole a immetterti sulla via maestra del ritorno a te stesso, per entrare in contatto con la gioia, la bellezza, le meraviglie della vita che hai in te e intorno a te. La pratica di essere consapevole del tuo respiro, dei tuoi passi, della colazione che stai preparando ti aiuta a tornare a casa a te stesso nel qui e ora, a essere consapevole di ciò che accade nel tuo corpo, nelle tue sensazioni e percezioni, per riconoscere la tua sofferenza e trasformarla”.
Thich Nhat Hanh

Il miracolo della parola amorevole

Nella prima parte del video Thay ci parla di come prenderci cura delle sensazioni dolorose che nascono dal corpo

“Sento, lascio andare”
Sentire richiede coraggio, il coraggio di non scappare dalle nostre sensazioni ma di riconoscerle e con gentilezza accoglierle, respirare con loro.
Il respiro sarà il nostro grande amico in questo percorso.
La pratica suggerita dei “TRE RESPIRI” è semplicissima :
ogni volta che usciamo dal turbinio di pensieri, preoccupazioni, progetti che ci accompagna durante tutto il giorno, ogni volta che ci risvegliamo alla vita, ci permettiamo di prendere tre respiri.
Un’ultima cosa importante alla luce delle esperienze passate: non è necessario fare tutto ciò che ci viene proposto.
Anche una sola cosa, per quanto piccola, avrà, lungo questi mesi, la forza della goccia d’acqua capace di perforare la roccia delle nostre abitudini non salutari.
Il percorso inizia, ma non è ancora chiuso; rimane aperto per chiunque volesse unirsi a noi nelle prossime settimane.
A questo proposito non esitate a invitare chi sentite pronto a partecipare.

“Una volta vista la verità e la bellezza in te stesso puoi vederle nelle persone care. Amare significa offrire la nostra presenza a chi amiamo e riconoscere quanto sia importante per noi la loro presenza.Esserci, essere presenti fino in fondo, saper apprezzare la preziosità della persona cara sono pratiche di vero amore. Per essere presente per l’altro devi prima essere presente per te stesso. Hai il tempo di essere presente per te stesso? Hai il tempo di bere una tazza di tè, di mangiare un’arancia, di inspirare, di espirare? Hai il tempo di muovere qualche passo senza pensare ai tuoi progetti?
Se non ti capisci, se non sei capace di accettarti, ti sarà impossibile capire e accettare l’altro. La pratica di consapevolezza ti aiuterà a entrare in contatto profondo con te stesso in modo da poter comprendere la tua sofferenza, le tue difficoltà, le tue aspirazioni più profonde.
È importante sapere che potresti avere una carenza di comunicazione interiore: il tuo corpo e la tua coscienza cercano di dirti molte cose, ma forse non hai il tempo di ascoltarli.
Forse il tuo fegato è in condizioni di grande stress, ma tu continui a bere alcolici. Forse il tuo corpo ti sta implorando di rallentare il ritmo o di prenderti una giornata di riposo, ma tu continui a spingerlo avanti e a lavorare sempre di più.
Forse non sei presente per il tuo corpo: te ne curi troppo poco o non lo sai ascoltare.
Nella tua coscienza potrebbero esserci blocchi di dolore ma tu non la sai ascoltare.
Il primo passo verso la comunicazione amorevole è tornare “a casa”, tornare a se stessi.
È la pratica del respiro consapevole a immetterti sulla via maestra del ritorno a te stesso, per entrare in contatto con la gioia, la bellezza, le meraviglie della vita che hai in te e intorno a te. La pratica di essere consapevole del tuo respiro, dei tuoi passi, della colazione che stai preparando ti aiuta a tornare a casa a te stesso nel qui e ora, a essere consapevole di ciò che accade nel tuo corpo, nelle tue sensazioni e percezioni, per riconoscere la tua sofferenza e trasformarla”. Thich Nhat Hanh

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